Salvini esce rafforzato dall’assoluzione ma il Viminale resta lontano

Simul stabunt vel simul cadent. Insieme staranno o insieme cadranno. Nei corridoi dei palazzi del governo hanno tutti tirato un sospiro di sollievo venerdì sera. L’assoluzione di Matteo Salvini è stata accolta con favore dai partiti di maggioranza. La sentenza di Palermo, è la convinzione, rafforza l’esecutivo di Giorgia Meloni ma anche la leadership del capo leghista. Nessuno in realtà si era spinto a pensare che un esito diverso avrebbe potuto provocare grossi scossoni. Ma l’impatto politico e psicologico di una condanna per sequestro di persona e per aver impedito lo sbarco dei migranti a bordo della nave Ong nell’agosto del 2019 è stato un motivo di preoccupazione seria nelle ore precedenti la sentenza. Il timore di un leader leghista incontrollabile dopo essere stato azzoppato dalla magistratura ha agitato a lungo una coalizione già attraversata da tensioni e rivalità sotterranee in piena sessione di bilancio.
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