Ezra Pound stregato da Enrico Pea Il carteggio fra i due scrittori

"Egregio collega, se non avete combinato di meglio, vi chiedo il permesso di tradurre Moscardino in lingua inglese. Sono quasi convinto dell’impossibilità di trovare un editore in Inghilterra e negli S.U.A. Ma il libro mi interessa e sono disposto a fare il tentativo": è il 9 giugno del 1941 quando il poeta americano Ezra Pound, da quasi venti anni stabilitosi in Italia, scrive al collega Enrico Pea. E’ rimasto folgorato dalla lettura del Moscardino concepito dallo scrittore nato a Seravezza, ma vissuto per lunghi anni a Lucca, e a cui è dedicata l’emozionante e ben curata mostra a Palazzo Ducale dal titolo "Enrico Pea, scrittore d’eccezione" realizzata dall’associazione Amici di Enrico Pea, a cura di Giovanna Bellora e Marcello Ciccuto. La mostra, con il percorso espositivo realizzato da Lucia Maffei, ricostruisce il percorso biografico dell’artista attraverso oltre 200 pezzi tra quadri, libri originali, fotografie e documenti, Non mancano gli approfondimenti con altri grandi personaggi dell’epoca: da Ungaretti a Puccini, da Viani appunto a Pound.
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