La vita nomade di Moira Ricci Tra realtà e immaginazione l’arte come antenna del presente

Nome: Moira Ricci Luogo e anno di nascita: Orbetello,1977Galleria di riferimento e contatti social:Galleria MailInstagram     L'intervista Intervista realizzata in collaborazione con Anna Setola     Quali sono i tuoi riferimenti visivi e teorici? Ho un lunghissimo elenco, cito quelli che mi vengono in mente adesso tra quelli del passato e quelli recenti: Candy Candy, Goldrake, Conan, Georgie, Pompeo, Perche' Pippo Sembra Uno Sballato, Ranxerox, Tank Girl, Fame (Saranno Famosi), alcuni film di Derek Jarman, di Jonas Mekas, di Andrea Arnold, di Kim-Ki Duk, tutti i film e i libri di Pierpaolo Pasolini, i racconti di David Foster Wallace, di Luciano Bianciardi, di Dino Buzzati, di Philip K.Dick, i saggi di Roland Barthes, di Mark Fisher, di Susan Sontag, di Regis Debray, il lavoro fotografico di Luigi Ghirri, di Cindy Sherman, di Claude Cahun, di Martin Parr, l’intera ricerca di Roberto Cuoghi, di Cyprien Gaillard, di Joan Fontcuberta, di Ryan Trecartin, di Jeremy Deller, di Sophie Calle, di Paolo Gioli, di Franco Vaccari, di Christian Jankowski, i disegni di Roberto Ferretti, il pensiero di Georges Ivanovi? Gurdjieff, di Carl Gustav Jung, di Jiddu Krishnamurti, ecc.
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  • La vita nomade di Moira Ricci. Tra realtà e immaginazione, l'arte come antenna del presente - Dalla Maremma a Milano, l’artista esplora il passato per interpretare il presente e fondere confini. Un viaggio nell'arte, nella storia e nei luoghi dell’anima. Tra installazioni pubbliche e uno studi ... (ilfoglio.it)
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