Cantagalli | Uno sguardo truce Ma sapeva godersi la vita

Raggiunto telefonicamente, Luca Cantagalli racconta quello che fu l’impatto del tecnico mantovano sulla sua ‘seconda vita’ modenese, iniziata nel 1993: "Bagnoli da subito mi fece un’ottima impressione. Era stato uno degli assistenti di Velasco in Nazionale, lo avevo conosciuto e sapevo quanto valeva, certo non mi aspettavo di vincere subito così tanto con lui. Un tecnico bravo, carismatico, gestiva il gruppo benissimo. Una persona correttissima, davvero un grande del nostro sport". Il pensiero va a una vita sfortunata, soprattutto negli ultimi anni: "Ha passato momenti molto difficili – continua Cantagalli – una vita non facile che un po’ si è cercato, ma ha avuto anche tanta sfortuna e il mondo del volley un po’ lo ha abbandonato, a volte succede quando si scende dai gradini alti". La descrizione del Bagnoli uomo è perfetta: "Aveva uno sguardo un po’ truce, voleva apparire come una persona seria e preparata, quale era nel suo ambito, ma fuori dal campo era davvero una persona di compagnia, uno che si godeva la vita".
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