Prosit | origine e impiego di un brindisi antico e benaugurante

Natale è ormai passato, ma siamo pronti a scommettere che, oltre ai canonici auguri e a «Buon appetito!», la parola da voi più usata in questo periodo sia «Salute!». I brindisi sono all’ordine del giorno e, in tutti i bar d’Italia, i calici non fanno che tintinnare, mentre gli avventori si scambiano dei divertiti «Cin cin!». Un tempo, tuttavia, l’espressione più utilizzata in queste occasioni era «Prosit!». Il termine, preferito ancora oggi da enologi, amanti del vino e classicisti, deriva dal latino, e ha un sottotesto benaugurante che lo rende più che adatto a questi giorni di celebrazioni e gioia. Prosit: etimologia e significato del termineProsit è una formula benaugurante derivante dal latinoA livello grammaticale, la parola è ascrivibile come interiezione, attraverso la quale trasmettere lo stato d’animo o l’emozione di chi se ne serve; si tratta di una formula prettamente orale, impiegata soprattutto nella lingua parlata.
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