Speciale Cina | la rassegnazione dei giovani il boom delle librerie indipendenti all’estero e la crisi del cinema

Lavorare senza sosta, in un contesto altamente competitivo e pressante, senza ottenere in cambio alcun progresso economico significativo. È ciò che accade sempre più spesso in Cina. I netizen hanno iniziato a utilizzare una parola ben precisa per raccontare quello che stanno vivendo: neijuan. Il termine è formato dai caratteri “nei” e “juan” – che significano letteralmente “rotolare verso l’interno” – e viene impiegato per riferirsi all’involuzione di una società che non riesce più a evolversi nonostante gli sforzi. Il termine applicato agli individui indica una sorta di rassegnazione: per quanto una persona si impegni, non riuscirà mai a migliorare. Con una disoccupazione giovanile che lo scorso luglio ha toccato il 17,1 per cento, giovani e giovanissimi sono sempre più convinti che lo Stato non sia in grado di offrire loro le stesse opportunità che garantiva alle generazioni precedenti.
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