Armand la recensione | tensione e sociologia nell' ottimo esordio di Halfdan Ullmann Tøndel

Lo spazio, e poi le parole, fino alle domande e le soggettive risposte: il film norvegese candidato all'Oscar è un manuale di sceneggiatura. Nel cast, anche Renate Rensve. Al cinema dal 1 gennaio. C'è un cinema europeo di nuove dimensioni e nuove digressioni, capace di allargare lo sguardo al sociale partendo da quei piccoli, grandi eventi quotidiani, carichi di significati e significanti, per un riverbero - almeno in questo caso - di urgente argomentazione. C'era, vista l'eredità del suo sangue, una certa pressione nei confronti di Halfdan Ullmann Tøndel (i suoi nonni sono Ingmar Bergman e Liv Ullman) e della sua opera prima, Armand, candidato norvegese agli Oscar come miglior film internazionale, nonché presentato a Cannes 77, e vincitore della Caméra d'Or (come dire, un biglietto da visita niente male).
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