Il mulino Batticuccolo presto il ripristino

Tetti implosi per il cedimento delle travi in legno marcite, muri sbrecciati, detriti a mucchi: il complesso di tre corpi di edifici nell’area che fu del mulino Batticuccolo è in gran parte in stato di abbandono ben prima dell’inondazione del maggio del 2023 e la notizia secondo cui il Comune farà presto partire lavori di ripristino, ristrutturazione e abbattimento di strutture incongrue, offre l’occasione per una carrellata storica su quella vasta area compresa fra Porta Montanara e il ponte Rosso ricca di alcune dimenticate vestige, un vizio, quello della dimenticanza della propria storia, frequente a Faenza (basti pensare ai ricorrenti e mai realizzati progetti che negli ultimi sessant’anni hanno riguardato il museo archeologico). E proprio in continuità con certe ‘disattenzioni’ è la nuova (incomprensibile) denominazione di via Renaccio di quel tratto di strada compreso fra la circonvallazione (viale Piave) e il ponte Rosso, ai cui margini sorge appunto lo storico complesso, che ha avuto sempre il nome di via Batticuccolo perché unico era il tratto di strada che da Porta Montanara portava al ponte e quindi a Modigliana.
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