Tenta di soccorrere un anziano | Il defibrillatore non si trovava nella postazione indicata

Casalfiumanese (Imola), 2 gennaio 2025 – Un attacco cardiaco e un apparecchio salvavita che non è dove dovrebbe essere. Una situazione che rischia di vanificare il lavoro fatto sul territorio per creare una rete che, puntando sulla tempestività, salvi il maggior numero di vite possibile. A ribadire la necessità di una corretta gestione e reperibilità dei defibrillatori semiautomatici è l’episodio riferito dal cittadino Leonardo Vitiello. “La sera del 30 dicembre ho ricevuto una notifica tramite l’applicazione ’DAE RespondER’, un’applicazione a cui possono iscriversi persone formate per il primo soccorso e che avvisa qualora nelle vicinanze ci sia una persona in arresto cardiaco”, racconta Vitiello. “Questo progetto – prosegue il cittadino – si basa su solide evidenze scientifiche, che dimostrano come intervenire con un defibrillatore entro 3-5 minuti dall’arresto cardiaco possa aumentare la sopravvivenza fino al 50-70%.
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