Ma l’enoteca regge l’urto | Per ora bene futuro incerto

PISASe per la vendita di alcol i ristoranti soffrono, le enoteche vedono invece il bicchiere mezzo pieno. La stretta sulle bevande alcoliche scaturita dall’inasprimento delle sanzioni per il nuovo codice della strada non ha ancora destato troppe preoccupazioni per le enoteche pisane, che hanno avuto un impatto minimo o pressoché assente. Nonostante infatti l’incubo dell’alcol test abbia fatto abbassare il gomito a molti clienti dei ristoranti, al punto che durante queste festività natalizie uno su cinque ha preferito rinunciare alle bottiglie durante le cene fuori, i rivenditori hanno avuto modo di restare a galla perché, alla fine, una bottiglia sotto l’albero come regalo ci finisce sempre. Lorenzo Servadio titolare dell’enoteca "Borgo di vino", locale sotto le logge a un passo da Borgo Largo, ha infatti sopportato bene questo primo periodo da quando il nuovo codice della strada è entrato in vigore.
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  • enoteca regge urto oraMa l’enoteca regge l’urto: "Per ora bene, futuro incerto" - Lorenzo Servadio titolare di "Borgo di vino" e i contraccolpi delle norme anti-alcol "In questo momento nessuna ripercussione ma fiuto molta preoccupazione nei clienti". (lanazione.it)
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