Trump non è un’anomalia ma il sintomo del nostro tempo oscuro

Nella nostra tendenza a catalogare gli eventi, perché la memoria faccia meno fatica a ricordare, il 2024 entrerà nella nostra storia con due nomi e due fatti. Jannik Sinner e Donald Trump, i conflitti suddivisi tra Mediterraneo ed est Europa, la crisi (irreversibile?) della democrazia.Sinner è una conferma e le conferme sono più rilevanti, perché più difficili da raggiungere, della prima volta. La prima volta può significare un giorno, un mese, un tempo circoscritto di grazia, ma confermarsi ai vertici è cosa diversa. Intanto cancelli il caso dall’orizzonte, e non è poco, infine entri di diritto nella categoria dei campioni, la differenza tra un successo pur importante e un palmarès. La strada non cambia: determinazione, costanza, fatica, capacità di vedere lontano dal presente.Anche per Trump si tratta di una conferma.
Trump non è un’anomalia ma il sintomo del nostro tempo oscuro

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