Variante dell’Adriatica guerra sugli espropri

I lavori del caso sono quelli di ammodernamento dell’Adriatica nel tratto tra Ponte Bastia, in Bassa Romagna, e Argenta, nel Ferrarese. Ovvero alcuni chilometri per una Variante: e la storia di espropri, ruspe e picconi si è trasformata in una battaglia amministrativa. Un match tra alcuni dei proprietari e gli enti coinvolti. Innanzitutto Anas spa. Ma anche Arpae, vari ministeri, un paio di soprintendenze, la Regione, il Comune di Argenta, l’Unione dei Comuni Valli e Delizie e la Provincia di Ferrara. E - non costituti - i Comuni dell’Unione della Bassa, il Comune di Alfonsine e il Comune di Conselice. Perché l’opera in questione è stata dichiarata "di pubblica utilità". Il primo round, ovvero la sentenza del Tar di Bologna pubblicata il 3 settembre scorso, è andato a quattro residenti: i loro ricorsi sono stati riuniti e, quelli che avevano perso d’interesse, sono stati dichiarati improcedibili; ma soprattutto quello sui lavori tra l’innesto della Statale 494 e Ponte Bastia allo svincolo per Argenta, ha ricevuto disco verde: uguale ad annullamento degli atti impugnati.
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