Dalla cucina alle batterie | Più vicini a scoprire i materiali del futuro

I quasicristalli si potrebbero formare sulla Terra. Una teoria che, se confermata, aprirebbe la strada alla scoperta di nuovi materiali e conseguenti applicazioni pratiche, dall’arredamento alle celle fotovoltaiche. La ricerca dei quasicristalli naturali è iniziata nel 2007 e vede in prima linea Luca Bindi, docente di mineralogia dell’Università di Firenze. E’ capofila del progetto (unico italiano) da quasi 20 anni ed ha collaborato con Princeton University, Harvard e Caltech oltre a decine di altri centri di ricerca e università. Adesso in un campione di roccia conservato al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, proveniente da Kalgoorlie (Australia), è stata individuata una struttura molto simile a quella dei quasicristalli extraterrestri caduti anni fa in Russia e Calabria, tecnicamente un ‘approssimante di un quasicristallo’, e la scoperta è stata pubblicata sulla rivista American Mineralogist.
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Lanazione.it - Dalla cucina alle batterie: "Più vicini a scoprire i materiali del futuro"

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