Migrante torturata nel carcere libico Il video dell’orrore

Una donna è in piedi, legata a una corda o una catena che scende da un soffitto, mentre viene bastonata. Nel filmato, postato su X, altre mani le lanciano addosso getti di acqua, nel tentativo di un waterboarding, l’annegamento simulato. La donna, secondo la ong Refugees in Libya, è Naima Jamal, ventenne, rinchiusa nel carcere libico di Kufra insieme al altre decine di persone rapite a scopo di riscatto. Naima, di Oromia in Etiopia, è stata rapita poco dopo il suo arrivo in Libia, nel maggio 2024. "Da allora – afferma Mediterranea Saving Humans, che rilancia la denuncia della ong di rifugiati in Libia – la sua famiglia è stata sottoposta a ingenti richieste da parte dei trafficanti di esseri umani, le cui telefonate sono cariche di minacce e crudeltà, mentre le loro richieste di riscatto aumentano e cambiano ogni settimana che passa.
Migrante torturata nel carcere libico  Il video dell’orrore

Quotidiano.net - Migrante torturata nel carcere libico. Il video dell’orrore

Leggi su Quotidiano.net
  • La tortura degli ultimi
  • Libia: “gestiva carceri segrete e torturava migranti”, arrestato
  • Condanne per tortura nei centri di detenzione per migranti della Libia. "Perché continuare a essere complici?"
  • Libia, le testimonianze dei profughi torturati nel carcere di Haithem il benzinaio aguzzino
  • Nelle carceri libiche, uomini e donne violentati per cibo e acqua
  • La storia di Mujah, torturato in Libia
  • Morto suicida in carcere John Ogais, detto Rambo: arrestato in Italia per aver torturato migranti libici - Poi ancora autore di torture e sevizie nella prigione di «Alì il Libico», dove i migranti aspettavano l'occasione di partire per l'Italia. Nel carcere irpino era arrivato il mese scorso. (msn.com)
Video Migrante torturata