Negata un’esistenza libera e dignitosa così la procura di Milano ha indagato le cooperative che forniscono lavoratori ai teatri

lavoratori sfruttati e con paghe davvero da fame. Per stipendi al di sotto della soglia di povertà, con retribuzione netta di poco meno di 5 euro a quasi 6 euro e 50, la procura di Milano – come riporta l’Ansa – ha disposto il controllo giudiziario in via d’urgenza con la contestuale nomina di un amministratore giudiziario della società Cooperativa Fema che fornisce personale per eventi e per i servizi museali.Il provvedimento, che dovrà essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari, è stato firmato dal pm di Milano Paolo Storari, il quale ha accusato il presidente di Fema di caporalato in quanto avrebbe reclutato, fino al luglio dell’anno scorso, “manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento e approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori“.
Negata un’esistenza libera e dignitosa così la procura di Milano ha indagato le cooperative che forniscono lavoratori ai teatri

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