Paola Barbato | Criminali e un po’ folli Le mie donne speciali

La follia alberga nell’essere umano. Gli orrori ancestrali bussano in un costante ritmo tribale. Rifuggiamo e ricerchiamo la mostruosità, atterriti e attratti. E così, nel periodo più horror dell’anno, Neri Pozza pubblica l’ultimo thriller di Paola Barbato: La torre d’avorio. Barbato, 53 anni, è scrittrice e sceneggiatrice di fumetti, in particolare Dylan Dog per la Sergio Bonelli Editore (dal 1999); al suo attivo una decina di libri. Paola, può spiegarci il titolo? "La torre d’avorio è stata utilizzata come metafora: una principessa rinchiusa, il femminile che bisogna proteggere. Per Mara, la protagonista, è una torre fatta di denti in cui si rischia di essere masticati. Mara, l’avvelenatrice, incontra Moira, Beatrice, Maria Grazia e Fiamma al Rems, una struttura sanitaria di detenzione".
Paola Barbato |   Criminali e un po’ folli  Le mie donne speciali

Quotidiano.net - Paola Barbato: "Criminali e un po’ folli. Le mie donne speciali"

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  • paola barbato criminali poPaola Barbato: "Criminali e un po’ folli. Le mie donne speciali" - “La torre d’avorio“, thriller ambientato in una struttura sanitaria di detenzione "L’amicizia è più forte quando si condividono gli stessi traumi o malattie". (msn.com)
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