Nel nome del padre | Restituì le onorificenze Caso legale da riaprire

Con un estremo e silenzioso gesto di protesta contro la Stato da cui si sentiva tradito, di cui rimane traccia solo in una stringata comunicazione nella Gazzetta ufficiale, Alessandro Mascioli aveva rinunciato nel 2018 alle "onorificenze di cavaliere, ufficiale e commendatore" chiedendo formalmente la revoca dei titoli che gli erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica nel 1989, nel 1999 e nel 2011. Prima di morire, nell’ottobre 2023, aveva restituito la sua tessera elettorale al sindaco di San Giuliano Milanese, suo Comune di residenza. Un funzionario pubblico finito al centro di un complesso Caso giudiziario che, spiega il figlio, Marco "ha rovinato gli ultimi anni della sua vita", funestati da una condanna a risarcire 137.803 euro, una retribuzione accessoria che gli era stata attribuita come indennità di funzione dal 2003 fino al 2010, quando andò in pensione con la qualifica di responsabile dei servizi amministrativi del personale e dei servizi generali della Stazione Sperimentale per i Combustibili (Ssc) con sede a San Donato.
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Ilgiorno.it - Nel nome del padre: "Restituì le onorificenze. Caso legale da riaprire"

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