Spese militari ora l’obiettivo è superare il 2% del Pil in armi

Il nostro Paese è destinato a spendere di più, molto di più, per le armi. Perché ce lo ordina il nuovo capo del mondo Donald Trump e non possiamo dirgli di no. A ribadire il concetto ieri il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo a una domanda relativa alle dichiarazioni del presidente eletto Trump, il quale ha chiesto ai membri dell’Alleanza Atlantica di spendere il 5 per cento del Pil per la difesa. “Non solo Trump”, ha spiegato il ministro, “perché la stessa cosa la chiede la Polonia, la chiedono i Paesi baltici, la stessa Germania. Tutti i Paesi chiedono un aumento della spesa militare nella Nato”.Tuttavia Crosetto – bontà sua e del governo Meloni – non sembra intenzionato a portare subito il livello di spesa italiano ai desiderata di The Donald: “Che la nuova asticella sia fissata al 2,5 per cento al 3, o al 4 o al 5 per cento”, ha spiegato, “lo deciderà la prossima Assemblea Nato che si terrà indicativamente a giugno-luglio.
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