Il racconto dell’incubo | Interrogata ogni giorno Ho temuto per la mia vita

Come stai? La voce le si incrina. Parte una citazione, forse voluta o forse no, di Carmen Consoli. "Sono confusa, ma felicissima", dice. Cecilia Sala ieri è tornata dietro a un microfono dopo 21 giorni di prigione in Iran. Ride, intervistata dal direttore editoriale di Chora Media, Mario Calabresi. Anche se "ci vorrà tempo per tornare alla normalità", ammette con un filo di voce che tradisce il peso dell’esperienza. "Devo riabituarmi". Sospira. La giornalista torna davanti ai microfoni di Stories, il suo podcast. E lo fa riprendendo quel filo quotidiano con i suoi ascoltatori in sospeso per oltre tre settimane. Anche perché stava proprio registrando un episodio nella stanza del suo albergo a Teheran, racconta, quando i poliziotti sono venuti a prenderla. "Lo finirò, prima o poi", assicura.
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