La pelletteria resta nella bufera E la produzione crolla | -205%

pelletteria nella tempesta. Assopellettieri presenta i dati dei primi nove mesi 2024. La situazione è durissima, ma l’aspetto forse peggiore è che per il momento non si intravedono spiragli per una ripartenza. E in questa crisi è ovviamente la Toscana, vera locomotiva del comparto, ad accusare il colpo in maniera peggiore con il record negativo di chiusure a livello nazionale -66 aziende da gennaio a settembre ’24, e con quasi sei milioni di ore di cassa integrazione autorizzate (5.807.052 che fanno segnare la percentuale monstre di +1291,4% rispetto al 2019). I dati elaborati per Assopellettieri dal Centro studi di Confindustria accessori moda, descrivono un terzo trimestre ancora in sofferenza (-6,7% tendenziale le vendite estere, con un -28% verso la Cina) e stimano una chiusura d’anno in cui l’assenza di miglioramenti significativi nell’evoluzione congiunturale nei mesi finali potrebbe far scendere il fatturato del settore a circa 12 miliardi di euro, con la perdita di oltre 1 miliardo sul 2023 (-8,4%).
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