Il babà e i suoi antenati

Cosa c’è di più napoletano del babà? Beh, un vero dolce napoletano, ad esempio. Il babà, infatti, non lo è, per quanto adottato con entusiasmo dalla pasticceria partenopea, che del babbà ha fatto uno dei suoi tanti simboli, e iscritto come tale nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali. C’è una leggenda popolare che fa risalire il dolce alla forma, e al nome, dei copricapi dei baba, i dignitari turchi che accompagnavano a Napoli ogni nuovo ambasciatore ottomano e sfilavano in corteo nelle strade, ma in Italia la sua origine certificata porta a Parma. Qui, nel 1836, Vincenzo Agnoletti, credenziere e liquorista al servizio di Maria Luigia d’Austria, scrisse un manuale di cucina in cui è descritta la ricetta. Che include uvetta e zafferano, ingredienti persi poi negli anni, ma fornisce l’esatta descrizione del procedimento.
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