La ‘supercazzola’ fa parte del linguaggio politico Lo certifica la Treccani

Firenze, 11 gennaio 2025 – La supercazzola, nata con il film-cult “Amici Miei” (peraltro la pellicola di Mario Monicelli del 1975 compie quest’anno 50 anni) per indicare una 'frase priva di senso pronunciata con convinzione al fine di confondere l'interlocutore’, è ormai parte del lessico della politica. Lo sancisce la Treccani, per la precisione il Vocabolario Treccani della Lingua italiana on line, con una voce del linguista Michele A. Cortelazzo, accademico ordinario della Crusca e collaboratore dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, nella rubrica Le parole della neopolitica, ospitata su Treccani.it. "Non so cosa capiranno gli storici del futuro - si chiede Cortellazzo - quando cercheranno di interpretare la replica del senatore Matteo Renzi alla risposta del nuovo ministro della cultura Alessandro Giuli nel suo primo question time del 10 ottobre 2024, secondo il quale “il punto politico .
La ‘supercazzola’ fa parte del linguaggio politico  Lo certifica la Treccani

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  • La ‘supercazzola’ fa parte del linguaggio politico. Lo certifica la Treccani
  • Treccani, 'Supercazzola' conquista il linguaggio della politica
  • No, quella del ministro della Cultura Giuli non è una "supercazzola"
  • Dietro il confuso discorso di Giuli c’è un disegno chiaro
  • Quella di Giuli è una semisupercazzola: sbaglia il contesto. Come me col celoma schizocelico
  • Altro che «criptico»: il discorso di Giuli sul «pensiero solare» richiama l'ideologia neofascista di Evola
    Video ‘supercazzola’ parte