Del bottino di guerra del vincitore fanno parte statue dipinti manufatti Che nel caso delle conquiste coloniali sono al centro di molte contese legali Chi deve esporle? I celebri musei occidentali o quelli dei Paesi d?origine? E come fare i conti con la Storia?

Vincendo l’Orso d’Oro alla Berlinale 2024, il docufilm Dahomey (su Mubi) ha acceso i riflettori su un tema poco noto. Racconta il viaggio di 26 manufatti artistici del regno del Dahomey dal Museo etnografico parigino del Quai Branly al loro luogo d’origine, l’attuale stato del Benin, nel novembre 2021. La Francia aveva sottratto questi tesori reali nel 1892, quando il regno del Dahomey – fondato nel Seicento – era diventato un protettorato francese. Gibellina sarà la capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026 X L’arte rubata dai colonizzatoriDurante l’epoca coloniale, i principali imperi europei hanno saccheggiato le opere d’arte africane, un bottino di guerra portato nei musei o venduto a collezionisti privati.
Del bottino di guerra del vincitore fanno parte statue dipinti manufatti  Che nel caso delle conquiste coloniali sono al centro di molte contese legali  Chi deve esporle? I celebri musei occidentali o quelli dei Paesi d?origine? E come fare i conti con la Storia?

Iodonna.it - Del bottino di guerra del vincitore fanno parte statue, dipinti, manufatti. Che nel caso delle conquiste coloniali sono al centro di molte contese legali. Chi deve esporle? I celebri musei occidentali o quelli dei Paesi d?origine? E come fare i conti con la Storia?

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