La guerra delle bombolette | Contro i graffitari servono luce e controlli

Per tentare di ripulire edifici pubblici e monumenti da scarabocchi, ingiurie e insulti sui muri, il Comune ha affidato l’incarico alla ditta Milesi di Monza, mettendo sul tavolo 20mila euro per il 2025. Ma girando per la città scopriamo che per molti monzesi non sembra la soluzione più efficace. Storce il naso Marco Passeri, barista di piazza Trento e Trieste, secondo cui la parola d’ordine è "illuminazione". "Fino a che non illumineranno la piazza come si deve – commenta Passeri – avremo sempre problemi. Solo ieri, alle 18.30, quando tutto era avvolto nel buio, una banda di ragazzini ne ha pestati altri, lasciandoli doloranti sulla piazza. Alla sera è davvero inquietante, ma anche al mattino, alle 7.30 il temporizzatore delle luci attorno al monumento si spegne e i ragazzi che aspettano di entrare al liceo Zucchi restano al buio.
La guerra delle bombolette |   Contro i graffitari servono luce e controlli

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