Un amaro risveglio adesso nessuno sconto per i violenti

Una violenza fine a se stessa, nata da un presidio per chiedere verità sulla vicenda di Ramy (un semplice pretesto, si è capito in breve tempo), che si è ingigantita con il passare delle ore travolgendo tutto quello che trovava sul suo cammino, dalla sinagoga ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dalle strade dello shopping alle Mobike. È in questa somma di odio – quello contro la polizia, quello contro Israele, quello contro il consumismo di alta e bassa gamma – che risiede l’aspetto più oscuro e preoccupante del sabato sera che ha devastato il centro storico e lasciato Bologna più insicura e sperduta. Perché forse per la prima volta abbiamo visto in azione una forma di rivolta urbana che a queste latitudini conoscevamo solo tramite il cinema, la letteratura o l’informazione, e che invece si è palesata anche per le nostre strade in tutta la sua spietatezza e indecifrabilità.
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