Carioti | il prossimo bersaglio è il Giorno della Memoria

Lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria. Il pensiero di tanti ebrei italiani è già lì. L'attacco alla sinagoga di Bologna e le scritte in vernice rossa («Justice Free Gaza») lasciate dai manifestanti incappucciati nella strada dove c'è la sede della comunità ebraica hanno fatto scattare l'allarme. Il pericolo, la paura, è che persino il ricordo della Shoah si trasformi in un'aggressione contro gli ebrei e Israele. Il terreno è già stato arato nelle università e nelle strade, dai collettivi di sinistra e non solo: Netanyahu è come Hitler, Israele è uno Stato genocida, i «sionisti» che lo difendono sono suoi complici. L'ambasciatore di Israele a Roma, Jonathan Peled, avverte che quello avvenuto a Bologna è «un grave attacco antisemita, che deve essere condannato con assoluta fermezza». Chi ha incoraggiato certi comportamenti ha aperto un abisso.
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  • L'ambasciatore israeliano in Italia: «Se a Gaza vincessero i nemici il prossimo bersaglio sarebbe l’Occidente» - Questa guerra la stiamo vincendo, però se non la vincessimo il prossimo nemico di chi ci attacca ... ne può avere ancora dal “giorno dopo. Sia come parte di Unifil, sia come membro di un ... (corriere.it)
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