Esplorando il lato oscuro di Molière Tartufo il fascino dell’impostore

Un classico. Dal titolo un po’ bizzarro. Nel repertorio molieriano rimane fra le commedie più amate. Anche perché spesso se ne prediligono le sfumature farsesche. Tuttavia “Il Tartufo” possiede un potenziale buio sottopelle. Ambiguo. Fosse solo per l’oggettivo fastidio che provoca il protagonista, un manipolatore facile al ricatto, che si finge pio e devoto per approfittarsi della benevolenza di Orgone, suo generoso ospite. Ed è dalle parti di quel lato oscuro che si muove Michele Sinisi. Il cui stretto (strettissimo) dialogo con la tradizione lavora su una stratificazione di senso, dalla natura post-moderna. Dove l’impeto poetico s’intreccia al dettaglio greve; la visionarietà alla parola inquinata, ibrida, non solo dal punto di vista dialettale. Da tempo Elsinor sta puntando sul suo teatro, su questa prosa ripensata, quasi sempre corale, che ha portato ad alcuni titoli piuttosto fortunati: “Tradimenti”, “Sei personaggi”, “Miserieria & nobiltà”.
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  • esplorando lato oscuro moliereEsplorando il lato oscuro di Molière. Tartufo, il fascino dell’impostore - Michele Sinisi al Fontana mette in scena la commedia “dark“ del maestro francese del Seicento "È un truffatore o un eroe? Forse alla fine è l’esistenza ultima del male. Che va cercata dentro di noi". (ilgiorno.it)
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