Il capocomico Un viareggino senza maschera

Sarebbe un sogno poter tornare “Indietro come i gamberi“ nel tempo. Con quel marchingegno, la realtà virtuale, "che ti par di esse lì, come per davero se ci voi rianda’". E ritrovarci ancora nella platea gremita del teatro Politeama, del quale non è rimasta più nemmeno la targa, mutati per la grandi occasioni. Ad aspettare l’apertura del sipario sulla Canzonetta della Burlamacco ’81; in cui Claudio Morganti, capocomico della compagnia, non ha mai indossato una maschera, ma ha prestato il suo volto ai caratteri della città. Perché sul palco, come nella vita, il Morganti ha fatto sempre il viareggino tra i viareggini. Di quelli nati all’ospedale Tabarracci: "Dove magari si sbaglino e ti danno il figliolo di vella accanto, dove ci sono più burbiglioni che dottori, e dove se ti ricoveri per le tonsille ti ritrovi senza le palle".
 Il capocomico   Un viareggino senza maschera

Lanazione.it - "Il capocomico". Un viareggino senza maschera

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