Storia del mirto selvaggio nato sul monte da cui si vede tutta Genova

Per godere di una vista panoramica sull’intera città di Genova si consiglia spesso la strada del monte Moro. Da percorrere in macchina o a piedi, è il modo migliore per osservare il golfo nel suo insieme. I più attenti noteranno che fra la vegetazione del posto si nasconde anche qualcosa di speciale. I locali, vedendo le piante di mirto, esclameranno “Toulì”, ossia eccolo lì. È proprio questo il nome della giovane realtà che da qualche anno ha intrapreso un progetto agricolo volto alla lavorazione del mirto selvaggio del monte Moro.Due amici che si convertono al mondo agricoloDietro Toulì c’è l’ambizione di Matteo Corsi e di Pietro Beccaro, due amici ora anche soci. Pietro, appassionato di natura, trekking e agricoltura, è il referente della parte agricola e di quella produttiva. Laureato in ingegneria, dopo anni fuori da Genova e dall’Italia, oggi ricopre un ruolo di responsabilità nel settore acquisti food & beverage di un gruppo internazionale.
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