Stiamo lavorando a un Pinot Grigio Doc da vitigni resistenti Saremo i primi in Italia La spallata del Consorzio delle Venezie

Dalla conquista dell’America a quella della GenZ. La Doc Pinot Grigio delle Venezie inizia l’anno in pole position, pronto a spingere sull’acceleratore del cambiamento. I numeri di fine anno gli danno ragione - imbottigliato a +3% e certificazioni a +8% rispetto al 2023 - ma non bastano più. Adesso la missione è conquistare il mercato nazionale e i palati più giovani. Ne è convinto Albino Armani, il presidente del Consorzio Doc delle Venezie che, in questa intervista esclusiva al Gambero Rosso, svela i piani per il prossimo futuro: vini a bassa gradazione e utilizzo dei vitigni resistenti. L’iter è avviato su entrambi i fronti, ma non basta solo modificare il disciplinare.Partiamo dai numeri: una notevole iniezione di ottimismo in un momento in cui i consumi di vino vanno in direzione opposta.
 Stiamo lavorando a un Pinot Grigio Doc da vitigni resistenti  Saremo i primi in Italia   La spallata del Consorzio delle Venezie

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