Google rifiuta le regole dell’Ue per il fact-checking

Google ha comunicato all’Unione europea che non intende aggiungere il fact-checking ai risultati di ricerca e ai video sulla piattaforma YouTube. Non introdurrà altresì alcun sistema per classificare o per rimuovere i contenuti. Lo ha comunicato l’agenzia Axios, che ha potuto visionare in anteprima il documento che l’azienda di Mountain View ha presentato all’Ue. È importante sottolineare però come Big G non abbia incluso in passato il fact-checking come parte delle pratiche di moderazione degli stessi contenuti e che già in precedenza aveva segnalato a Bruxelles l’intenzione di non voler cambiare la sua policy. L’annuncio arriva a pochi giorni di distanza da quello di Mark Zuckerberg, che aveva annunciato l’abbandono del sistema di fact-checking indipendente piegandosi al modello di Elon Musk per X.
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