Hammershøi finalmente in Italia il capostipite della pittura scandinava apre le sue stanze dell’inconscio

Nel cuore della Copenaghen di fine Ottocento visse un pittore introverso e taciturno: Vilhelm Hammershøi Copenaghen, 1864-1916 abitò al numero 30 di Strandgade nel sommesso quartiere di Christianshaven, mentre fuori il progresso travolgeva la città. Se la pittura nordica dell’epoca era devota alle marine d’argento del norvegese Krøyer, lo sguardo di Hammershøi si restrinse sempre più fino a chiudersi la porta di casa alle spalle. Dopo anni di lunghi viaggi nell’Europa delle Avanguardie, le mura domestiche diventarono tutto il suo mondo: entro quelle pareti esplorò lo spettro delle emozioni umane che colse nei minimi cambiamenti della luce filtrata dalle finestre e nell’immutabilità apparente di pochissimi arredi. Hammershøi trafisse la felice intimità domestica di Vermeer con l’inquietudine della drammaturgia di Strindberg e di Ibsen; la sua arte arrivò dritta al cuore di Hopper e ispirò il cinema di Dreyer.
Hammershøi finalmente in Italia il capostipite della pittura scandinava apre le sue stanze dell’inconscio

Ilfattoquotidiano.it - Hammershøi finalmente in Italia, il capostipite della pittura scandinava apre le sue stanze dell’inconscio

Leggi su Ilfattoquotidiano.it
Video Hammershøi finalmente