Il delitto Capovani Seung si sentì umiliato la uccise per vendetta

Pisa, 18 gennaio 2025 – Legato e umiliato uccise per “vendetta personale”. È la sentenza in sintesi della Corte d’assise di Pisa, che a metà ottobre condannò Gianluca Paul Seung, il 37enne di Torre del Lago, all’ergastolo per l’omicidio della psichiatra Barbara Capovani, era aprile 2023. Come sostenuto dai consulenti dei giudici, i professori Stefano Ferracuti e Renato Ariatti, l’uomo che nel 2019 fu ricoverato anche a Pisa nel reparto che la dottoressa avrebbe poi diretto, “è capace di intendere e di volere” e uccise la professionista pisana covando questa decisione nel tempo. Il seme del suo gesto sarebbe nato nei giorni del ricovero per il contenimento subito. Capovani lo legò al letto perché pericoloso, aveva aggredito tre infermieri, e perché aveva atteggiamenti insistenti verso giovani ragazze ricoverate, era già stato condannato per violenza sessuale.
Il delitto Capovani  Seung si sentì umiliato la uccise per vendetta

Lanazione.it - Il delitto Capovani. “Seung si sentì umiliato, la uccise per vendetta”

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