La lavoratrice fantasma nella ditta di calzature | ecco chi era la giovane cinese che per lo Stato non è esistita per 18 anni

Mazzano (Brescia), 21 gennaio 2025 – Un certificato di nascita emesso da un Comune del Rovigotto poi null’altro. Né un certificato delle vaccinazioni, né un’iscrizione alle scuole primarie, né tantomeno un intervento delle autorità perché adempisse all’obbligo scolastico. La vicenda della ragazza cinese (oggi maggiorenne) che per 18 anni ha vissuto come una fantasma ha dell’incredibile in Italia, ma potrebbe in realtà essere la punta dell’iceberg di un fenomeno ben più radicato e “carsico”, che si muove cioè sotto traccia e quindi sfugge agli occhi e ai controlli delle autorità. La giovane di origini cinesi non esisteva per lo Stato: a parte quel certificato, nessun documento d’identità. Tanto meno una tessera sanitaria. Azienda-prigione Era tuttavia impiegata nel laboratorio di calzature clandestino, impiantato come decine d’altri in capannoni anonimi e tutti simili fra loro a Mazzano, nella Bassa Bresciana rivolta verso il lago di Garda.
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