L’enigma Trump e gli scimmiottatori di casa nostra | non c’è di che stare allegri

Saranno molto pochi coloro che rimpiangeranno Rimbambiden, destinato a restare tristemente famoso sui libri di storia non tanto per le sue gaffes più o meno esilaranti, quanto per il suo strenuo sostegno al genocidio del popolo palestinese e all’insensato mattatoio ucraino. Tuttavia, si ha volte l’impressione che con Trump sia possibile un ulteriore scivolamento dalla padella nella brace. Prendiamo come paradigma di riferimento il suo discorso di insediamento, pronunciato alla presenza dei quattro moschettieri miliardari dell’ipercapitalismo delle piattaforme comunicative (Bezos, Musk, Picai, Zuckerberg), e della nostra Giorgia accorsa felice e zelante a festeggiare i suoi amici del cuore. Alcuni analisti hanno sottolineato il carattere fortemente “ipnotico” del discorso tenuto da Trump, volto essenzialmente a rafforzare la fede cieca dei suoi seguaci nelle sue capacità taumaturgiche e sulla concreta possibilità di rendere ancora una volta grandi gli Stati Uniti, sia pure a spese del resto del mondo.
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