Lux Santa la recensione | Il neorealismo per raccontare adolescenze perdute

L'esordio alla regia di Matteo Russo è un documentario vibrante, un esempio di cinema sociale sulla quotidianità problematica di un gruppo di adolescenti nel rione Fondo Gesù di Crotone. Al cinema dal 23 gennaio. Un racconto di adolescenze perdute nei sobborghi di una piccola cittadina calabrese, che via via assume i contorni delle periferie del sud del mondo. L'esordio alla regia di Matteo Russo, Lux Santa, in sala dal 22 gennaio, è un documentario dall'identità ben precisa e arriva da un territorio di cui qualche anno fa ha ben tracciato i confini Jonas Carpignano (A Ciambra, A Chiara). Ci si muove in una terra di frontiera, dove la distanza tra lo spettatore e la realtà rappresentata si accorcia per fare spazio a un'immersione totale. Ci si dimentica di se stessi per stare accanto ai .

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• Lux Santa, la recensione: Il neorealismo per raccontare adolescenze perdute
• una favola commovente, oltre il neorealismo e altri stereotipi - Napoli - New York (2024)

• Lux Santa, di Matteo Russo - Lux santa si inserisce con delicatezza all'interno del panorama documentario nostrano, e vive e brucia attraverso i suoi simboli. (sentieriselvaggi.it)
• Lux Santa, tra disagio e tradizione, nel rito dei fuochi emerge il ritratto non giudicante di una gioventù bruciata - Il documentario di Matteo Russo si addentra in una realtà complessa con un approccio discreto e non giudicante. Dal 22 gennaio al cinema. (mymovies.it)
• Lux Santa - Con un approccio discreto e non giudicante, Lux Santa mostra come quel rito possa assumere un significato importante per quei ragazzi, in quel momento e in quel luogo, dove campeggia su uno dei ... (mymovies.it)

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