Trump si presenta come un messia ma non giura sulla Bibbia

«Dio mi ha salvato per far sì che l’America possa ritornare grande». Donald Trump nel suo discorso di insediamento si è presentato come un messia, il prescelto. Eppure durante il giuramento, a differenza del 2017, non ha posato la mano sinistra sulla Bibbia. Un dettaglio, va detto, che non ha alcuna influenza sulla legittimità dell’incarico. L’utilizzo della Bibbia infatti non è previsto dalla Costituzione Usa– la terza clausola dell’articolo VI sottolinea come il giuramento non possa costituire un atto di fedeltà obbligatorio nei confronti di una religione – ma, visti i toni usati dal tycoon, appare quasi una stonatura. A dirla tutta non è previsto nemmeno che il giuramento termini con la formula «So help me God» sebbene ormai sia diventata una consuetudine. E dire Melania Trump aveva due Bibbie tra le mani: una appartenuta alla bisnonna del marito e l’altra utilizzata da Abramo Lincoln nel 1861.Leggi su Lettera43.it