Antisionisti alla bolognese

L'ultima disputa sulle bandiere palestinese ed israeliana esposte alla finestra del Comune di Bologna, un aspetto positivo ce l'ha: ha costretto la sinistra radicale a gettare la maschera. I fatti: il sindaco Lepore ha esposto per mesi la sola bandiera palestinese, facendo una netta scelta di campo, opinabile ma legittima, contestata dalla comunità ebraica e dalle opposizioni. Poi è arrivata la tregua in Medio Oriente e il sindaco, non è dato sapere con quanta convinzione, ha esposto anche la bandiera israeliana, auspicando la pace. Decisione ineccepibile. Sennonché la città dei pro Pal (parte della comunità islamica e i soliti antagonisti) si è ribellata e la vicensindaca Emily Clancy, esponente di Coalizione Civica, si è schierata dalla parte dei contestatori contro il sindaco. Non solo. Rimproverando bonariamente gli amici antagonisti, a cui lei e la sua lista sono storicamente assai vicini, ha detto, testualmente: ''E' stato doloroso vedere il mio nome accostato alla parola sionista''.
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