Askatasuna oltre alla violenza il razzismo I paladini dell’accoglienza scoperti a dare la caccia al negro

Insulti razzisti e comportamenti prevaricanti, all’occorrenza anche violenti, nei confronti dei migranti. Sono quelli dei “bravi ragazzi” del centro sociale Askatasuna che emergono da un’inchiesta giornalistica andata in onda a  Quarta Repubblica, il programma di Rete 4 condotto da Nicola Porro. L’inchiesta è basata su un’informativa della Polizia di Stato, consegnata alla procura torinese nell’ambito di un’indagine che ha portato a processo 26 esponenti del centro sociale torinese: 16 per associazione a delinquere e gli altri per violenza aggravata contro pubblico ufficiale ed estorsione, per una richiesta complessiva da parte della Procura di 88 anni di reclusione.Gli insulti razzisti dei “bravi ragazzi” dell’AskatasunaNelle intercettazioni della Digos, riferite durante la trasmissione, alcuni militanti antifascisti conversano tra loro, parlando di “un bel negretto sano da prendere già fatto e finito da allevare come un bianco che sia già in grado di pisciare da solo, che è stato già svezzato e al massimo spendi un po’ di più a fargli un po’ di imprinting per cacciare via i complessi.
Askatasuna oltre alla violenza il razzismo  I paladini dell’accoglienza scoperti a dare la caccia al negro

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