La battaglia sociale per sostenere i prigionieri politici armeni sotto processo in Azerbaijan

«Libertà per Ruben Vardanyan». Il messaggio è circolato su molti profili di attivisti armeni la settimana scorsa, quando stava per iniziare a Baku, in Azerbaijan, il processo contro Ruben Vardanyan e altri quattordici esponenti del governo dell’ormai dissolta Repubblica dell’Artsakh, nella regione del Nagorno-Karabakh. Tra i numerosi attivisti che hanno diffuso il messaggio c’è stato anche Henrikh Mkhitaryan, trentaseienne centrocampista dell’Inter e di gran lunga il più noto calciatore armeno di tutti i tempi. Mkhitaryan ha ricondiviso sui suoi canali social il comunicato di Vardanyan contro la propria detenzione, taggando i profili dell’Onu, della Corte Penale Internazionale, di Amnesty International e di altre ong che si occupano di diritti umani, e inviando loro un unico messaggio: «Agite».
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