Ipoteca del 1510 sulla casa Un dazio medioevale da pagare alla Curia in ‘staia’ di grano

Pistoia, 23 gennaio 2025 – Anno 1510 dopo Cristo. Un notaio di quei tempi, così lo immaginiamo, siede a un tavolo. Impugna una penna d’oca, la intinge nell’inchiostro e verga su carta qualcosa che più o meno suona così: per quel terreno che tu possiedi annualmente dovrai corrispondere all’Antica Pieve di San Giovanni in Montecuccoli (oggi San Giovanni Evangelista in Valdibure) un dazio di “Staia 30 di grano”. Lui, il notaio in questione, si chiama Ser Bartolomeo del Gallo. E il suo nome avrebbe potuto ben perdersi negli anonimi carteggi medievali, se non fosse che dalle parti di Baggio, prima collina pistoiese, quel nome dovrebbe risuonare chiaro nelle orecchie di molti. Anno 2024, Rosalba Bucci e suo fratello Giorgio, e come loro altri prima di quell’anno, si trovano a vendere l’abitazione di famiglia in via di Baggio Nuova.
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