La grottesca messa in scena delle finte elezioni presidenziali in Bielorussia

Le prossime elezioni in Bielorussia saranno una messa in scena grottesca, anche per gli standard autoritari del regime di Aleksandr Lukashenko. Per la prima volta nella storia della Bielorussia, non c’è traccia di competizione. Non ci sono candidati alternativi, ma solo fedeli del regime o “guastatori” che dichiarano apertamente il loro sostegno a Lukashenko. Nelle precedenti elezioni, solo un numero limitato di esponenti dell’opposizione era autorizzato a candidarsi, mantenendo l’illusione della scelta. Ma il trauma delle proteste del 2020 sembra aver convinto Lukashenko ad abbandonare anche questi gesti, pertanto puramente formali. Ogni aspetto di queste elezioni sarà severamente controllato.I membri della commissione elettorale, in gran parte provenienti da organizzazioni filogovernative, come l’associazione pubblica Belaya Rus, sono un esempio della stretta del regime.
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