A fine mattinata l’Ops del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca affossata dalle vendite del titolo senese e dagli acquisti sulla merchant bank

È bastata una mattinata a spegnere gli entusiasmi delle prime ore sulla «operazione bancaria del secolo», l’offerta pubblica di scambio lanciata dal Monte dei Paschi di Siena nei confronti di Mediobanca. L’operazione era infatti tutta di carta, grazie a un aumento di capitale della banca senese con cui vengono offerte 2,3 azioni Mps per ogni azione di Mediobanca consegnata dagli attuali azionisti. Senza un centesimo di cash l’offerta ovviamente non era rivolta a piccoli azionisti, nei cui confronti era poco attrattiva. Ma ai grandi azionisti e agli investitori istituzionali, che in parte (gruppo Delfin-Del Vecchio e gruppo Caltagirone) condividevano la mossa. Ma in parte la avversano: Mediobanca considera ostile l’offerta, ed essendo solo di carta non è difficile contrastarla. Ed è proprio quello che è avvenuto sul mercato nella prima mattinata.
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