Le origini del mercato dell’oro e dell’argento nella città di Troia

La città di Troia, crocevia di alcune rotte fondamentali, fu un importante baricentro nel Mediterraneo del III e II millennio. A est lo stretto dei Dardanelli dava accesso al mare di Marmara, e da lì attraverso il Bosforo si arrivava al mar Nero; a sud, sul delta del Nilo, c’era un porto abbastanza grande da garantire le comunicazioni con l’oceano Indiano. A ovest, invece, il bacino del Mediterraneo si estendeva fino alle colonne d’Ercole, ma i mostri che popolavano il mare incognitum nei pressi dello stretto di Gibilterra dissuadevano i marinai dall’avventurarsi oltre: la navigazione si limitava dunque al cabotaggio sulle coste lusitane e dell’Africa settentrionale. Troia poteva quindi controllare il commercio (e riscuotere le tasse) nell’intera fascia tra il Mediterraneo e il mar di Marmara.
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