Ofelia Prodan una radiografia eco di una società post-umana e distopica Traduzione di Daniel D Marin

Fin dall’esordio nel 2007, la poesia di Ofelia Prodan si muove lungo alcune linee coerenti. Successive ramificazioni e approfondimenti, cambi di prospettiva o focalizzazioni su un nuovo ciclo immaginativo hanno permesso avanzamenti tematici e visionari di una poesia “scandalosamente” complessa e originale. Nella poesia di Prodan troviamo il movimento invisibile dei piccoli mondi della psiche, con apparizioni quasi oniriche e chimeriche che compiono le lente (ma sicure) piccole esecuzioni di una psiche che assume e amplifica le proprie invenzioni e fantasie. Tuttavia è una poesia, pur intrisa di incertezze e paure fondamentali, non priva di isole di bellezza e geografie letterarie. Le sue tematiche spaziano dalle distopie di bambini abusati e dall’indietreggiare dell’umano di fronte all’apocalisse infraumana o al post-umano psichedelico, crudo, viscerale alle elegie non elegiache di oggetti con una sovra-logica nel loro svolgimento non formale.
Ofelia Prodan una radiografia eco di una società post-umana e distopica Traduzione di Daniel D  Marin

Ilfattoquotidiano.it - Ofelia Prodan, una radiografia eco di una società post-umana e distopica (Traduzione di Daniel D. Marin)

Leggi su Ilfattoquotidiano.it
  • Ofelia Prodan, una radiografia eco di una società post-umana e distopica (Traduzione di Daniel D. Marin)
  • Linguafranca
    Video Ofelia Prodan