La Shoah e la memoria ‘centripeta’ di Israele | una riflessione sul genocidio impronunciabile

L’incredibile polemica del presidente della comunità ebraica milanese contro l’Anpi in occasione del Giorno della memoria, accusata di usare il termine “genocidio” per descrivere i crimini commessi dal governo di Netanyahu contro i palestinesi, disertandone le celebrazioni comuni, ripropone il tema di fondo delle vittime di quelle che sono considerate le vittime per antonomasia. Ossia la definizione dello sterminio dei palestinesi di Gaza e l’uso politico da parte del governo israeliano (e delle comunità ebraiche internazionali che lo sostengono) della memoria della violenza subita dal popolo ebraico, la Shoah.Ha esplicitato il cuore del problema la storica Anna Foa ne Il suicidio di Israele (2024): “L’uso cinico e spregiudicato che Netanyahu fa della Shoah ha messo a rischio anche quello su cui tanto si era costruito, per cui i testimoni dei campi hanno parlato nelle scuole con tutto il loro dolore, nel cui insegnamento, ‘mai più a nessuno’, volevamo costruire il nostro futuro.
La Shoah e la memoria ‘centripeta’ di Israele |  una riflessione sul genocidio impronunciabile

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