Birkenstock li accusa di plagio il logo Melissa assolto per i puntini rientranti nella suola

Una causa per plagio, quella del colosso delle calzature Birkenstock nei confronti di un piccolo negozio della Chinatown di Roma, che si risolve con un nulla di fatto. O meglio con l’assoluzione perché il fatto non sussiste e con la restituzione di oltre 10mila calzature sequestrate, in tutto e per tutto replica delle celeberrime ciabatte dell’azienda tedesca. Se non fosse per due piccoli dettagli, entrambi nascosti nella suola, che secondo il giudice garantiscono una «sostanziale difformità»: la “ruvidezza” data da alcuni puntini e il logoMelissa”, presenti solo nelle calzature romane.Le accuse e il sequestroInizia tutto, come scrive l’edizione capitolina di Repubblica, nel marzo 2021. In via Principe Eugenio, a Roma, le forze dell’ordine sequestrano al 36enne Giulio Zhang nove paia di scarpe che all’apparenza paiono una copia spiccicata delle Birkenstock.
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