Due misere offerte per l’ex villa sui Colli Euganei di Giancarlo Galan potrebbe diventare un B&B

Briciole, poche briciole per una villa da milioni di euro. Cinquecento euro di canone annuo, anche se per 45 anni, o 250 euro all’anno per mezzo secolo, sono davvero un’inezia per affittare una storica abitazione del Cinquecento, nel cuore dei Colli Euganei, in provincia di Padova, e trasformarla in un’attività di B&B e promozione culturale. Non si tratta di una casa qualsiasi, è la dimora appartenuta a Giancarlo Galan, il potente Doge che ha governato per quindici anni sul Veneto in nome e per conto di Forza Italia e di Silvio Berlusconi. Dieci anni dopo la confisca da parte dello Stato, a seguito dell’indagine sulle tangenti pagate e intascate per il Mose, sono queste le modestissime offerte al Demanio per portare fuori dal degrado villa Rodella a Cinto Euganeo. Quando lo Stato se ne impossessò, quale risarcimento parziale del danno subito dal malaffare, venne valutata 2 milioni e 600 mila euro, sufficienti per consentire a Galan di ottenere un patteggiamento della pena a due anni e 10 mesi di reclusione.
Due misere offerte per l’ex villa sui Colli Euganei di Giancarlo Galan potrebbe diventare un B&B

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