Alessia e Chiara due assassine che non volevano essere madri

Alessia Pifferi e Chiara Petrolini. Due donne, due madri, due assassine. Riflessi distorti dello stesso specchio, due facce dell'abisso di chi nega, manipola e riscrive la propria verità per uscire pulite da un orrore che hanno orchestrato con freddezza. Alessia Pifferi ha lasciato morire la figlia Diana, 18 mesi. Sei giorni di agonia. Sei giorni di fame, sete, paura. Un delitto che trasuda indifferenza emotiva più che impulso omicida. Non ha ceduto ad un raptus. Ha scelto. E, mentre Diana moriva, Alessia era altrove, tra letti occasionali e gite al lago. Chiara Petrolini, invece, ha sepolto i suoi figli nel giardino di Traversetolo quando erano appena nati. Lo ha fatto come si cancella un errore di percorso. Niente a che fare con un blackout emotivo, ma con una strategia di occultamento.
Alessia e Chiara due assassine che non volevano essere madri

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