La strigliata agli arbitri dopo lo scandalo delle tasse | I compensi vanno dichiarati tutti anche se incassati all’estero

L’Associazione Italiana arbitri (AIA) prova a prendere una posizione netta sulla questione dei compensi internazionali dei direttori di gara. Come riporta il Fatto quotidiano, il nuovo presidente, Antonio Zappi, ha inviato una dura nota ufficiale agli associati, chiarendo che tutti i compensi, inclusi quelli percepiti all’estero per le gare internazionali, devono essere integralmente dichiarati al fisco.Gli arbitri e il ravvedimento operoso con l’Agenzia delle EntrateIl richiamo arriva dopo lo scandalo emerso lo scorso autunno, quando Repubblica raccontò come numerosi arbitri e assistenti sono stati costretti a regolarizzare la propria posizione fiscale attraverso il ravvedimento operoso, in seguito a un esposto alla Guardia di Finanza. Tra i coinvolti figurano anche nomi illustri del mondo arbitrale italiano, come il designatore Gianluca Rocchi e l’arbitro internazionale Daniele Orsato.
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